IL CHERATOACANTOMA
Definizione:
Il cheratoacantoma fu per la prima volta descritto da Rook e Whimster come un'"iperplasia crateriforme autorisolutiva". Le caratteristiche principali sono la notevole eterogeneità clinica ed istopatologica, evolutività e tendenza alla trasformazione neoplastica.
Incidenza:
Ha maggiore incidenza tra gli individui di razza bianca di sesso maschile intorno ai 50 anni di età.
Le aree prevalentemente colpite sono quelle fotoesposte,quindi il volto (naso, labbra, fronte) e il dorso delle mani ma puo' comparire anche in aree non esposte alla luce solare ad esempio nei soggetti immunocompressi, in pz che hanno subito trapianti o in lavoratori a contatto con catrame e olii minerali; infine si possono riscontrare cheratoacantomi multipli in sedi non fotoesposte in soggetti con neoplasie viscerali.
Eziopatogenesi:
L'ipotesi maggiormente sostenuta è quella dell'infezione da HPV; scolgono un ruolo centrale anche l'esposizione solare e traumi preesistenti come punture,radiodermiti nell'area colpita.
Casi di cheratoacantoma sono stati segnalati in pz con LES, psoriasi, lupus discoide, pemfigo foliaceo.
Clinica:
Lesione papulo-nodulare rosea o eritemato-violacea; aspetto esofitico a margini ben delimitati e presenta centralmente un'area crateriforme contentente sostanza cheratosica.
Dimensioni da pochi mm ad alcuni cm; rapida crescita!
Si presenta normalmente come una lesione solitaria non dolente, più rare sono invece le forme multiple che sono diffuse all'area cutanea e mucosa ad eccezione delle aree palmo-plantari.
Importanti localizzazioni sono quelle al volto, alla laringe e alla mucosa orale con limitazioni funzionali.
Istopatologia:
E' una lesione pseudoepiteliomatosa infundibolare con caratteristiche analoghe al carcinoma spinocellulare, ha una spiccata tendenza alla proliferazione periferica (ai margini). cheratinociti atipici con aspetto a vetro smerigliato, cratere centrale ripieno di lamelle cornee. Nel derma infiltrato di linfociti e plasmacellule.
Evoluzione clinica:
3 fasi:
1) fase proliferativa: accumulo di materiale corneo nel cratere; cheratinociti discheratosici con atipie nucleari e citoplasmatiche;
2) fase maturativa: cratere multiloculato, formazioni papillomatose longitudinali;
3) fase di regressione: necrosi dell'area crateriforme.
Diagnosi Differenziale:
carcinoma spinocellulare
Terapia:
- escissione chirurgica della lesione (preferita)
- infiltrazioni intralesionali di methotrexate
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sabato 22 settembre 2012
venerdì 21 settembre 2012
Semeiotica Medica
La semeiotica è la disciplina che in ambito medico studia i segni e sintomi clinici (dal greco semèion ovvero "segno") . Ciò è fondamentale per fare medicina, sopratutto al giorno d'oggi in cui sono gli strumenti diagnostici a farla da padrone e in cui si è persa la facoltà di toccare e sentire i pazienti!
Qui di seguito vengono riportati i principali segni clinici utili per confermare o meno le vostre ipotesi diagnostiche! Buona consultazione!
PS: questo post sarà in costante "work in progress" perciò sarà costantemente aggiornato!
Segno di Babinski: o Riflesso cutaneo plantare, si ottiene strisciando una punta smussa sul margine laterale della pianta del piede dal tallone fino alla parte supero-interna del primo metatarso.Indica lesioni del tratto corticospinale se si ha estensione dorsale dell'alluce e apertura a ventaglio delle altre dita. Segni semeiologici che hanno lo stesso significato sono il segno di Oppenheim che si evoca strisciando pollice e indice lungo la cresta tibiale del pz dal ginocchio al piede, il segno di Chaddok che si ottiene strisciando una punta smussa lungo il margine del malleolo esterno, la compressione con entrambe le mani del polpaccio.
Segno di Brudzinsky: tipo I (o riflesso della nuca)- a pz disteso con le mani incrociate dietro la nuca, con una mano si flette la nuca del pz e questo determina una flessione delle ginocchia sul petto per irritazione meningea.
tipo II (segno controlaterale)- a pz supino si effettua la flessione di un arto inferiore, è positivo se anche l'arto controlaterale si flette. Indicativo di meningite.
Segno di De La Camp: ipofonesi sulle prime vertebre dorsali nella TBC.
Segno di Homans: dolore esacerbato dalla dorsiflessione forzata del piede a ginocchio esteso. Tipico della TVP.
Segno di Lasegue: a paziente sdraiato (decubito dorsale), flessione della coscia sul bacino a gamba estesa non realizzabile per comparsa di dolore vivo per stiramento del nervo ischiatico (dolore simile alla
lombosciatalgia) che si irradia alla colonna vertebrale. Indicativo anche di irritazione meningea.
Segno di Kehr: dolore all'ipocondrio sinistro irradiato alla spalla sinistra. Indicativo di trauma splenico.
Segno di Kernig: flettendo la coscia estesa sul bacino in pz supino si ottiene la flessione della gamba sulla coscia. Si manifesta anche con l'incapacità del paziente di mantenere la posizione seduta sul letto con le gambe estese senza flettere le ginocchia al petto. Indicativo di meningite.
Segno di Kramer: ipofonesi intescapolo-vertebrale a livello della 3a-4a vertebra dorsale. Indicativo di TBC.
Qui di seguito vengono riportati i principali segni clinici utili per confermare o meno le vostre ipotesi diagnostiche! Buona consultazione!
PS: questo post sarà in costante "work in progress" perciò sarà costantemente aggiornato!
Segno di Babinski: o Riflesso cutaneo plantare, si ottiene strisciando una punta smussa sul margine laterale della pianta del piede dal tallone fino alla parte supero-interna del primo metatarso.Indica lesioni del tratto corticospinale se si ha estensione dorsale dell'alluce e apertura a ventaglio delle altre dita. Segni semeiologici che hanno lo stesso significato sono il segno di Oppenheim che si evoca strisciando pollice e indice lungo la cresta tibiale del pz dal ginocchio al piede, il segno di Chaddok che si ottiene strisciando una punta smussa lungo il margine del malleolo esterno, la compressione con entrambe le mani del polpaccio.
Segno di Brudzinsky: tipo I (o riflesso della nuca)- a pz disteso con le mani incrociate dietro la nuca, con una mano si flette la nuca del pz e questo determina una flessione delle ginocchia sul petto per irritazione meningea.
tipo II (segno controlaterale)- a pz supino si effettua la flessione di un arto inferiore, è positivo se anche l'arto controlaterale si flette. Indicativo di meningite.
Segno di De La Camp: ipofonesi sulle prime vertebre dorsali nella TBC.
Segno di Homans: dolore esacerbato dalla dorsiflessione forzata del piede a ginocchio esteso. Tipico della TVP.
Segno di Lasegue: a paziente sdraiato (decubito dorsale), flessione della coscia sul bacino a gamba estesa non realizzabile per comparsa di dolore vivo per stiramento del nervo ischiatico (dolore simile alla
lombosciatalgia) che si irradia alla colonna vertebrale. Indicativo anche di irritazione meningea.
Segno di Mingazzini: a pz disteso e ad occhi chiusi si valuta la capacità di mantenere le braccia distese e/o le gambe sollevate a 45°.E' positiva se uno degli arti si abbassa. E' indicativo di un deficit neurologico centrale (lesione piramidale), deficit neurologico periferico del plesso brachiale, lesione muscolare.
Segno di Kernig: flettendo la coscia estesa sul bacino in pz supino si ottiene la flessione della gamba sulla coscia. Si manifesta anche con l'incapacità del paziente di mantenere la posizione seduta sul letto con le gambe estese senza flettere le ginocchia al petto. Indicativo di meningite.
Segno di Kramer: ipofonesi intescapolo-vertebrale a livello della 3a-4a vertebra dorsale. Indicativo di TBC.
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